Sophie Agnel: pianoforte
Con una solida formazione classica e dopo un periodo di stretto interesse per il jazz moderno, Sophie Agnel, a cavallo degli anni '90, si è gradualmente spostata sul terreno mutevole e deliziosamente incerto dell'improvvisazione libera, affascinata dalla potenza espressiva di alcuni grandi eretici della tastiera, come Keith Tippett, Fred Van Hove o Christine Wodrascka.
Rielaborando le tecniche del pianoforte preparato immaginate da John Cage nell'ambito della musica contemporanea attraverso il prisma della musica improvvisata, Sophie Agnel si applicherà a "introdurre la prosaicità del mondo contemporaneo nel ventre stesso della raffinatezza musicale occidentale" e a trasformare il suo strumento in una sorta di "prep-piano esteso" o "pianoforte esteso", gettando così le basi di un universo personale radicalmente materialista, a tratti lirico, astratto e sensualista.